Giornale “Idade d'Ouro do Brazil”
Edizione del dodici novembre 1811
Relazione delle navi arrivate:
"il 26 (ottobre scorso) da Costa da MIna,
il brigantino Victoria, capitano José DIas,
36 giorni di viaggio,
carico: 428 prigionieri (ne morirono 11)
e alcune stoffe della stessa Costa,
armatore José da Siqueira Lima. * "
'Costa da MIna' era la costa africana
grosso modo corrispondente all'attuale Ghana,
dove si trovava il castello di São Jorge da Mina,
centro del traffico degli schiavi
di quasi tutto il golfo di Guinea.
e nella sezione Avisos:
"Chi desideri comprare una schiava 'ladina',
di etnia Gegé,
lavandaia e cuoca,
si rivolga a Paulino da Silva Lisboa
che abita al secondo piano
della casa del primo capitano Antonio José de Freitas,
[presso] le porte del Carmelo* ".
'Ladina' come già detto, era una schiava nata in Africa,
ma integrata
e che soprattutto capiva e parlava portoghese
Gegé (in realtà Jéjé) era la denominazione africana
data alle varie nazioni che abitavano l'attuale Dahomey.
In realtà tale parola significa 'straniero',
non si tratta quindi di una nazione specifica.
Attualmente il 'candomblé Jejé'
definisce uno specifico segmento
della religione afrobrasiliana denominata candomblé.
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